Peeling

Esfoliazione chimica della pelle; è impiegato come adiuvante nella cura di diverse affezioni cutanee e nel trattamento di inestetismi cutanei legati all’invecchiamento.

Il peeling chimico (to peel = sbucciare, esfoliare) consiste in una esfoliazione chimica della pelle, di solito del volto; è impiegato come adiuvante nella cura di diverse affezioni cutanee (acne, iperpigmentazioni) e nel trattamento di inestetismi cutanei legati all’invecchiamento.

La procedura è semplice e viene effettuata in ambulatorio; consiste nell’applicazione sulla superficie cutanea di sostanze acide esfolianti che vengono rimosse dopo pochi minuti, allo scopo di asportare rapidamente gli strati più superficiali della pelle e stimolarne il rinnovamento. Il peeling elimina così le cellule cutanee invecchiate ed alterate, stimola il ricambio cellulare, promuove la sintesi di fibre collagene ed elastiche nel derma, ricompattando ed uniformando la texture cutanea.

I peeling chimici si distinguono in superficiali, medi e profondi a seconda della profondità di azione; è comprensibile che maggiore è la profondità del peeling e più marcati saranno gli effetti di rinnovamento; anche i tempi di recupero e di ritorno alla normalità successivamente al trattamento saranno proporzionali alla profondità raggiunta. Il diverso grado di profondità si ottiene utilizzando differenti sostanze chimiche e differenti tecniche di applicazione.

I peeling superficiali, i più utilizzati perché consentono un ritorno pressoché immediato alla normalità, sono indicati in caso di alterazioni superficiali della cute, ad esempio per coadiuvare e accelerare i risultati nella terapia dell’acne attiva, delle pigmentazioni e del danno solare cronico; per ottenere buoni risultati è necessario ripetere più volte i trattamenti, intervallandoli opportunamente di alcune settimane per consentire alla cute di ripristinare il fisiologico spessore e funzionalità.

I peeling medi e profondi agiscono più in profondità e ottengono risultati più incisivi e duraturi, a prezzo di un più lungo periodo di recupero; sono pertanto indicati nel caso di alterazioni più marcate del derma, quali rughe e cicatrici (ad es. da acne).

Come si effettua il peeling chimico

  • Nella prima fase si procede alla pulizia e sgrassamento della pelle, allo scopo di favorire l’uniformità di penetrazione dell’esfoliante.
  • Successivamente si applicano uno o più strati della sostanza chimica esfoliante (con pennello, tamponi o altro), che viene lasciata agire per un tempo variabile (di solito pochi minuti). È possibile, durante l’applicazione, una modesta sensazione di bruciore, transitoria e ben tollerabile.
  • La sostanza applicata viene quindi accuratamente rimossa; nei giorni successivi la pelle trattata andrà incontro ad un processo di desquamazione più o meno accentuato e prolungato a seconda del tipo di peeling. Il  ritorno alla normalità è progressivo e si completa in un periodo di tempo che va da 2-3 giorni (peeling superficiali) fino a 7-10 giorni (peeling medi).

È importante sapere che

  • Per evitare la possibile insorgenza di pigmentazione, il peeling chimico, come altre procedure che risultano infiammatorie per la pelle, andrebbe effettuato nelle stagioni meno calde, lontano dall’esposizione solare; l’esposizione ai raggi UV, naturali o artificiali, deve essere evitata
  • La pelle da trattare deve essere sempre pulita e sgrassata, priva di trucco
  • La comparsa di arrossamento e di desquamazione successivi al trattamento sono da considerarsi come normali sequele, e non come complicanze; l’infiammazione scomparirà gradualmente in pochi giorni
  • È ammesso e incoraggiato l’uso di creme emollienti ed idratanti per ridurre al desquamazione successiva al peeling